Novembre 22, 2024

Cassone che pende dalla gru: come funziona la benna? Quanti tipi ne esistono?

gru

Esistono tantissimi strumenti e macchine che oggi agevolano il lavoro manuale di costruzione prima fatto dagli uomini. Uno di questi macchinari è la Gru, utilizzata per il sollevamento e lo spostamento di materiali molto pesanti come ostacoli nel terreno i dislivelli che impediscono la costruzione in quella determinata zona. Pur essendo oggi una macchina tecnologica, la gru ha un’origine antichissima con la sua prima versione costruita in Mesopotamia intorno al 3000 a.C. Insomma, un’evoluzione che sta aiutando l’uomo nei lavori più pesanti. Ma come è costruita? quali sono i pezzi che la compongono?

La benna: parte della gru

Il modello più comune di gru è quello a “carrucola“, viene avviata manualmente e fissata in alto ad una trave con un gancio che pende dal basso. Da questo base ne sono stati realizzati molti altri ognuno con caratteristiche specifiche per i tipi di lavoro che deve svolgere.

Una componente della gru è la Benna: un elemento nato specificamente per lavori di sollevamento, trasporto, spostamento di materiali o terra, adatta anche allo scavo nel terreno. Questo organo meccanico in realtà può essere inserito non solo nella gru come benna sospesa o autobenna, ma anche in altre macchine come pale caricatrici, terne ed escavatori che richiedono grosse rimozioni di terra per facilitarne la frantumazione successiva.

Un altro tipo di benna è quella per demolizione: conosciuta nel linguaggio da lavoro come “benna frantoio” , è costruita con un apparato meccanico chiamato “mascella” che con un movimento sussultorio ha il compito di frantumare materiali fino a 400/450 kg/cm². Quindi dipendentemente dal tipo di utilizzo che se ne deve fare esistono diversi modelli di benna, tra questi ci sono:

  • La benna auto rovesciante, costruita da un contenitore definito imperniato ‘fuori asse’ che una volta a contatto con il terreno, rovescia il materiale di cui si era precedentemente caricato. questo movimento è dato da un perno che si sblocca comandato in tantissimi modi diversi.
  • La benna modello cerniera, con due valvole ai lati del contenitore poste simmetricamente in apertura dal centro. Questa apertura delle valvole è collegata direttamente ad una leva. Di solito questo modello viene usato per i lavoro in calcestruzzo.
  • La benna modello mordente, caratterizzata da diversi elementi organizzati come spicchi che vengono comandati idraulicamente. Viene utilizzata per sollevare e spostare pietre molto grandi, scogli e rottami pesanti.
  • Infine il modello di benna trascinata, con un contenitore molto profondo che ha una sorta di denti metallici e una chiusura sul fondo. Usata per scavi e sollevamenti in zone paludose e umide.