Tra le tantissime vicende e passi che coinvolgono il bel paese, il Risorgimento è tra i più importanti e senza dubbio, uno di quelli che sono stati impressi nella memoria dei cittadini italiani con radici più robuste. Il motivo è semplice e conciso: Il periodo del risorgimento, in Italia, portò alla nascita dello stivale come lo conosciamo oggi, cioè all’unità d’Italia nel 17 marzo dell’anno 1861. Ma il risorgimento fu un periodo che andava molto al di là della situazione politica e i cambiamenti annessi a quest’ambito, ma anzi, si riferisce direttamente ad un intero movimento che riguarda il pensiero, la filosofia, la società. Il tutto si rifletteva nelle arti figurative e poetiche, che non aspettavano altro che rappresentare un momento che fin dagli esordi, si presentò come storico e fondamentale. Ma parliamo un po’ di cosa accadde, delle motivazioni e i presupposti che resero possibile questo capitolo che riguardò l’Italia come l’intero continente europeo. |
Risorgimento italiano:
I decenni che precedevano il riconoscimento dell’unità d’Italia furono colme di piccole e grandi battaglie che riguardavano quasi la totalità del paese che tentava, in vano, la ribellione contro il controllo austriaco che divise il paese nei primi anni dell’800, a seguito delle decisioni proclamate durante il congresso di Vienna. Il risorgimento è un periodo che viene stimato dal 1848 fino al 1871, quando Roma venne riconosciuta come capitale italiana. L’Austria aveva il controllo di molte zone del nord-Italia, il centro era sotto il dominio dello stato pontificio e i Borboni erano a capo del meridione. La chiave del periodo e di tutto ciò che ne conseguì, furono proprio i moti d’insurrezione, fatti di sconfitte e vittorie, ma che nel complesso, diedero una nuova vita all’Italia.
Risorgimento: le insurrezioni e le battaglie
Nei primi anni ’20 i protagonisti della sequenza di rivolte furono i moti carbonari. Un decennio più tardi, sotto ispirazione mazziniana, fu la volta delle guerriglie in nome della Giovine Italia, opera dello stesso Mazzini che sognava un futuro d’unità democratica per il paese. Nel 1848 inizia la prima guerra d’indipendenza nel segno di Sardegna, per poi finire un anno dopo con la caduta di Carlo Alberto. Nel ’59 ci fu la seconda, che vede Francia e Sardegna coalizzate contro i nemici austriaci. Nel 1860 fu il turno di Garibaldi e della spedizione dei mille per poi, arrivare nel ’66 alla terza guerra d’indipendenza e nel 1970 alla presa di Roma. Il risorgimento è un periodo in cui l’Italia non solo ottenne un’unità certificata, ma in cui si comportò davvero come una nazione unita.
Post Simili
È allevata in acque stagnanti: morfologia e caratteristiche del pesce tinca
Problemi di cuore: come affrontarli e a chi rivolgersi per trovare soluzioni
Il campo di battaglia di alfieri e regine: come funziona una scacchiera?