Giorgio Forattini è un celebre vignettista italiano autore di tantissimi capolavori che sono passati alla storia della cultura italiana. E’ anche un disegnatore e giornalista molto attivo nel campo sociale che si batte da sempre in ambito politico e culturale attraverso le sue vignette ironiche. Molte di queste sono state definite da altri giornalisti “più incisive di molti altri articoli di fondo”. Ma cosa di sa di lui? Quali sono le vignette che sono passate alla storia?
Giorgio Forattini: Biografia e informazioni
Giorgio Forattini è nato a Roma il 14 marzo del 1931. Ha conseguito gli studi al liceo classico per poi iscriversi alla Facoltà universitaria di Architettura. Abbandona gli studi molto presto per il matrimonio e comincia a cercare un lavoro. Per questo svolge lavori diversi tra cui consulente di una casa discografica, operaio, attore e anche rappresentante. Ad inizio anni settanta decide di partecipare al concorso indetto dal quotidiano politico “Paese Sera“. La consegna del concorso citava “Crea una striscia con un protagonista che si chiamava Stradivarius, che era un rappresentante di commercio che doveva vendere. Era un po’ romantico, amava la musica e quando arrivava a casa si metteva a suonare il violino con la parrucca in testa”. Con il disegno che presenta riesce a vincere il premio diventando grafico e disegnatore per il giornale.
Una delle sue vignette più famose è quella realizzata per il referendum sul divorzio nel 1974, che viene pubblicata in prima pagina sul giornale. Nel 1975 dopo aver sostenuto l’esame di stato viene iscritto all’albo come giornalista professionista della regione Lazio. Ha lavorato e continua tutt’ora con il giornale Panorama, mentre nei primi anni duemila interrompe la collaborazione con il giornale Repubblica durata circa 15 anni. Nel 1978 crea un inserto dedicato interamente alla satira intitolato “Satyricon”. Un anno dopo gli viene affidata la gestione del giornale satirico “Il Male”, che accetta volentieri.
Nel 1982 il celebre giornale Torinese La Stampa lo invita e mette la sua vignetta in prima pagina che come ci si aspettava, crea un enorme successo. Dal 2000 al 2005 collabora assiduamente con il giornale La Stampa e per i tre anni successivi lavora per Il Giornale.
Altre curiosità
Il segreto del suo successo è stato soprattutto nell’aver disegnato personaggi pubblici e soprattutto politici in modi molto sfacciati e pungenti. Ad esempio Craxi con le sembianze di Mussolini, Spadolini Nudo, Veltroni come un bruco o Fassino magro come uno scheletro. Ha dichiarato di essere contrario a qualsiasi forma di integralismo politico, affermando di “non sopportare nessun partito”.
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