Con la prova costume alle porte è importante essere pronti e in ottima forma. Per questo fare una dieta sana ed equilibrata può essere un rimedio efficace per eliminare quei chili di troppo che fanno sentire a disagio. Il tutto accompagnato da attività fisica giornaliera e una costante idratazione. Esistono moltissime diete e ne vengono create di nuove ogni anno e adatte alle diverse esigenze fisiologiche che si hanno. Tra i tanti regimi alimentari in voga ultimamente è ritornata la dieta a Zona. Questa dieta è stata creata negli anni novanta e viene consigliata dai nutrizionista fino ad oggi. Ma come funziona? E’ veramente efficace?
Dieta a zona: come funziona?
La dieta a zona è stata realizzata negli anni novanta dal Dottore e scienziato americano Barry Sears, laureato in biochimica e studioso di nutrizione e cure per il tumore. Questa particolare dieta viene utilizzata come regime alimentare dalla Nazionale Olimpica degli Stati Uniti e si basa sulla costante e controllata produzione di insulina in una zona specifica dell’organismo così da creare un equilibro ormonale che aiuti a bruciare calorie e grassi in eccesso. La sua reale efficacia e sicurezza è stata verificata dalle Università di Medicina sia americane che europee, che dopo svariate ricerche ne hanno confermato la validità.
Con il termine “zona” si fa riferimento al punto di equilibro sia biologico che psicologico al quale si deve mirare per avere il giusto incremento di cibo giornaliero, senza sforare e così ingrassare. L’obbiettivo della dieta a zone è quello di ridurre il senso di fame improvviso causato da stress o altri fattori esterni e eliminare quasi del tutto la ritenzione idrica che fa gonfiare notevolmente il proprio corpo. Questo regime alimentare non richiede l’assunzione di farmaci o integratori naturali, ma dipende tutto dal cibo che viene ingerito periodicamente. Inoltre può aiutare a combattere altre patologie come il diabete, le cardiopatie, l’artrosi, la depressione o affaticamento cronico.
Quali cibi si devono eliminare e quali no
Nella dieta a zone gli alimenti vengono divisi in tre macro categorie:
- I cibi favorevoli, tutti quelli che apportano un buon numero di proteine e di valore biologico. Ad esempio, carni bianche, pesce, verdure, formaggi magri e albumi.
- I cibi sfavorevoli, quelli che invece favoriscono l’accumulo di grassi saturi o lipidi. Come carni grasse, insaccati, burro, tuorlo d’uovo.
- Infine, i cibi da limitare. Non rientrano nelle due categorie precedenti e possono essere assunti con attenzione e senza esagerare.
Dopo aver preso visione di quali alimenti possono aiutare nel processo di dimagrimento, basta mettersi d’impegno, fare un bel respiro… e iniziare!
Post Simili
Ritrovare la volontà di cambiare la propria vita: ecco come fare
Un muscolo della coscia: quali sono le patologie e disturbi che possono colpire il retto femorale?
Palloncino intragastrico: quale alimentazione seguire dopo l’intervento?