Novembre 24, 2024

Medicina e salute: la correzione delle malformazioni facciali passa per la chirurgia ortognatica

Guardarsi allo specchio e notare delle anomalie nel volto è per molte persone causa di sofferenza e di insicurezza.

Alcune volte il viso cambia nel tempo per traumi, incidenti o patologie particolari, in altri casi, invece, le irregolarità dei tratti sono dovute a malformazioni congenite e che accompagnano il paziente per tutta la vita, creandogli problematiche sociali e relazionali nei casi più gravi.

Qualunque sia il motivo per cui i lineamenti appaiono sgraziati e troppo marcati, comunque, oggi è possibile avere una soluzione grazie alla chirurgia ortognatica, una branca specifica della chirurgia maxillo-facciale che interviene soprattutto sulle anomalie di mascella e mandibola.

Trattandosi di trattamenti importanti e che vanno a modificare l’aspetto della faccia è fondamentale rivolgersi ad esperti del settore, chirurghi che abbiano esperienza nel campo come il dottor Gianpaolo Tartaro e che sappiano come intervenire nel modo migliore sulla struttura particolare della persona, migliorandola, ma, allo stesso tempo, lasciando che l’individuo continui a riconoscere i suoi tratti.

Ricorrere a un intervento di chirurgia ortognatica permette quindi di ottenere benefici non soltanto per quello che riguarda la funzionalità del viso, in quanto si andrà a correggere la masticazione non corretta, si migliorerà la respirazione e la fonazione e l’assetto complessivo sarà più armonioso, ma anche agendo sull’autostima della persona.

Quando sottoporsi ad interventi di chirurgia ortognatica

Come si legge anche sul sito web ufficiale del dottor Tartaro, la chirurgia ortognatica per la correzione di malformazioni congenite facciali viene effettuata su pazienti che abbiano compiuto almeno 18 anni e che siano in perfetta salute.

Naturalmente, altrettanto importante si rivela seguire tutte le indicazioni preparatorie fornite dal chirurgo. Infatti, a livello preliminare verrà analizzata e studiata la situazione di partenza e poi sarà definito un approccio specifico e personalizzato in base non solo al disturbo ma anche rispetto alle caratteristiche e ai bisogni del singolo paziente.

È una tipologia di operazione consigliata per chi abbia anomalie nella mascella superiore, nel mento o nella mandibola: quest’ultima, infatti, potrebbe risultare sproporzionata rispetto al resto della faccia.

Un altro tipo di problematiche risolvibili grazie alla chirurgia ortognatica sono quelle legate al morso, che può essere profondo o aperto, e che non possano essere risolte semplicemente con degli apparecchi ortodontici.

L’evoluzione della chirurgia ortognatica nel tempo

Attualmente gli interventi di chirurgia ortognatica vengono praticati per mezzo dell’impiego di strumentazione all’avanguardia.

Le ossa saranno tagliate e riposizionate con una precisione millimetrica dal momento che le tecnologie permettono di eseguire un lavoro minuzioso e preciso. L’intervento viene condotto per via endorale, ossia sfruttando l’interno della bocca ed evitando di creare delle cicatrici visibili esternamente.

Macchinari come la Piezosurgery usata dal Dottor Tartaro si servono degli ultrasuoni per tagliare e rimodellare il volto nel modo meno invasivo possibile. Le placche di osteosintesi e le viti sono realizzate in materiali come il titanio, adattabile alla conformazione della persona e tollerabile, così da evitare rigetti e allergie.

L’intervento viene eseguito in anestesia totale e lo stress per il paziente è minimo non essendo montate medicazioni da sostituire nel post- intervento. Dopo una decina di giorni è possibile tornare alla vita normale con delle accortezze ed evitando sforzi esagerati, nel giro di tre settimane si potrà riprendere qualunque tipo di attività.