Si sente spesso parlare di aiuti a fondo perduto, erogati dagli enti per aiutare le piccole e medie imprese ad avviare nuovi progetti, iniziative e lavori. Ma, in cosa consistono? Vengono realmente elargiti per coprire l’intera somma impiegata per il rinnovo? Vediamo insieme cosa si intende quando si parla di finanziamenti a fondo perduto, chi li elargisce e a chi spettano.
Aiuti a fondo perduto: che cosa prevede la legge?
I cosiddetti finanziamenti a fondo perduto, vengono erogati da enti come lo Stato italiano, le Regioni, le Province e i Comuni, con lo scopo di supportare gli imprenditori ad avviare dei cambiamenti presso la propria attività, riconoscendogli un prestito in denaro che non deve essere restituito, senza prevedere la presenza di alcuna garanzia o garante. In alcuni casi, il prestito in denaro va a coprire l’intero investimento dell’imprenditore, in altri casi, ne coprirà una parte, ma, in ogni caso rappresenta un valido aiuto, soprattutto nei confronti di coloro che hanno la necessità di investire dei soldi per rinnovare la propria attività. Si tratta di fondi, però, che verranno erogati solo a rimborso di una spesa già sostenuta, quindi l’imprenditore deve avere la possibilità di sostenere, almeno all’inizio, la spese in modo autonomo. Le spese da risarcire, devono rientrare tra gli investimenti previsti dall’agevolazione.
Aiuti a fondo perduto: come vengono elargiti?
Gli aiuti a fondo perduto, rappresentano veramente un ottimo sostegno per le piccole e medie imprese, ma anche per le start up e le aziende che hanno bisogno di un sostegno per migliorarsi, o per intraprendere una nuova strada. Quindi, i finanziamenti a fondo perduto, prevedono che il prestito richiesto dall’imprenditore non debba essere restituito, mentre in alcuni casi ne dovrà esser restituito solo una parte. Ma, come accedere a questi finanziamenti? Nella maggior parte di casi, bisognerà partecipare a dei bandi specifici, erogati appunto dagli enti, all’interno dei quali verranno riportate tutte le informazioni sulle agevolazioni di cui usufruire, i requisiti che bisognerà possedere (visto che spesso questi aiuti sono rivolti a particolari categorie), le modalità di partecipazione e i documenti da presentare, facendo attenzione nel rispettare la data di scadenza prevista per il bando. Una volta presentata la domanda, vi è anche la possibilità di una verifica da parte degli enti, sulle innovazioni apportate e le relative spese affrontate, per le quali è stato richiesto il rimborso.
Aiuti a fondo perduto: pro e contro
Sicuramente, gli aiuti a fondo perduto rappresentano un aiuto importante per gli imprenditori, in quanto rappresenta un prestito erogato, senza bisogno di dimostrare di poterlo risarcire in futuro. Però come anticipato, tale contributo viene erogato solo successivamente, cioè quando le spese sono già state sostenute, rispettando ovviamente le specifiche indicate nella richiesta. Quindi, l’imprenditore deve avere la possibilità di sostenere inizialmente le spese da solo, senza avere la certezza di rientrare poi nell’aiuto a fondo perduto. Inoltre, in alcuni bandi non è previsto il rimborso totale della spesa effettuata, ma solo una parte. Per questo, sono sempre più diffusi i finanziamenti “misti”, che prevedono una parte del contributo a fondo perduto insieme a una parte di finanziamento agevolato.
Post Simili
Quelle in Borsa si sospendono in caso d’eccesso di rialzo: come funzionano le contrattazioni?
Tendenze Emergenti nel Settore della Gestione del Credito: Tecnologie, Normative e Best Practice
Meda: sempre più persone si rivolgono ai compro oro