Anche senza rendercene conto tutti noi conosciamo degli elementi di giunzione, o delle metodologie che consentono di unire tra loro due materiali. Si pensi ad esempio alle saldature o ai chiodi: si possono utilizzare per il medesimo scopo, pur portando a risultati esteticamente differenti. I rivetti sono un altro tipo di elemento di giunzione, da utilizzare in situazioni particolari; ad esempio quando si devono unire due materiali diversi, dove una saldatura sarebbe impossibile da posizionare. Esistono moltissime tipologie diverse di rivetti, ognuna con le sue specifiche caratteristiche, che la rende perfetta per risolvere situazioni complesse.
Rivetti particolari
Cominciamo dal descrivere i rivetti di tipologia particolare, perché nei fatti sono quelli meno noti, utilizzati però molto spesso dai professionisti. Infatti, nonostante si tratti di elementi di giunzione molto semplici e a basso costo, se preparati con forme e dimensioni particolari i rivetti permettono di trovare una soluzione ideale in diverse situazioni. L’importante sta nello scegliere il rivetto “giusto”, quello con le caratteristiche perfette per il singolo caso. Nei negozi specializzati in materiale professionale si possono trovare, ad esempio, i rivetti stagni, che consentono di proteggere le giunzioni da infiltrazioni di acqua, aria o polvere. Per ottenere questo risultato i rivetti sono muniti di guarnizione in materiale plastico, che permette un fissaggio completamente ermetico. Per dare uno sguardo a tutta la gamma di rivetti stagni disponibile in commercio clicca qui. Sempre considerando i cataloghi di negozi che offrono prodotti per i professionisti è facile trovare poi anche rivetti strutturali, in differenti materiali, dalle forme e dalle dimensioni particolari.
I rivetti più diffusi
Sono poi moltissimi invece i tipi di rivetto che si sfruttano in settori differenti, soprattutto in ambito professionale ma anche nel fai da te. I vantaggi offerti dai rivetti sono infatti molteplici, questi elementi di giunzione sono piccoli, costano poco, si posano rapidamente e resistono in posizione a lungo. Non solo, si possono utilizzare rivetti in materiale plastico, facili da rimuovere, o in alluminio, per la massima leggerezza e robustezza. I rivetti che si utilizzano con maggiore frequenza sono quelli a strappo, ovvero i più diffusi e facili da applicare. Per posizionarli è necessario avere a disposizione un’apposita rivettatrice, che esiste sia di tipo manuale, sia ad aria compressa, per l’utilizzo durante lunghi turni di lavoro.
Come funziona un rivetto
La particolarità dei rivetti è quella di deformarsi nel momento in cui li si fissa in posizione. Quelli a strappo possiedono una testa che viene tirata durante il fissaggio, deformandosi per andare a riempire completamente il foro in cui si posiziona il rivetto stesso. Il fusto che fuoriesce viene tagliato a misura dalla rivettatrice. L’operazione è rapida e molto semplice, senza influire sulla superficie in cui si inserisce il rivetto. Questo permette di utilizzare questo genere di elementi di fissaggio in edilizia, nell’automotive, per fissare tra loro oggetti e superfici che non devono essere rovinate o graffiate. Un tipo particolare di rivetto è costituito dal ribattino, che si posiziona battendo sulla testa, fino a deformarla in posizione.
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