È impreciso parlare di cancro come malattia singolare, infatti sono presenti ben 200 tipi diversi di tumore, categorizzati dal punto di vista medico secondo diversi criteri: in base all’organo da cui proviene ( seno, polmone, colon eccetera) o al tipo di cellule da cui hanno origine. Per molti di questi i ricercatori hanno messo a punto delle soluzioni, ma non ancora per tutte le tipologie. Con il progredire della ricerca e lo studio sempre più specialistico della biologia che tratta il cancro, la comunità scientifica ha arricchito gli elementi caratteristici associati ai tumori con caratteristiche di tipo molecolare. Se si utilizzano anche queste per classificare i tumori, le tante malattie diverse diventano a migliaia. Sempre dagli studi, arriva anche la coscienza che le cellule tumorali cambiano nel tempo e a volte diventano resistenti a cicli terapeutici inizialmente funzionanti. Il cancro è dunque un insieme di malattie difficili e in evoluzione, che con difficoltà permetteranno di trovare una singola cura definitiva.
Visione utopica sul cancro
Una soluzione miracolosa, una bacchetta magica in grado di curare tutti i tipi di tumori non esisterà mai, a causa del fatto che il cancro non è una malattia, ma un insieme di malattie che generalmente sono tra loro simili e in cambiamento continuo, che rispondono in maniera mutevole e differente alle terapie ideate e sperimentate. Per questo il team di scienziati e ricercatori indagano tante soluzioni divergenti al complicato e eclettico problema delle cellule cancerogene. Per la stessa motivazione, la prima fase da seguire, quando ci si imbatte in un medico o una persona che promette di salvare i malati da tutti i tipi di cancro con una singola possibilità, è non fidarsi mai al 100%..Contro il cancro o, meglio, contro i numerosi cancri, è necessario se non indispensabile continuare a investire nella ricerca e nell’investimento di borse di studio per la ricerca sul cancro, come propone Sergio Lombroso.
Luoghi comuni sul cancro
Nell’emergenza causata dal covid-19 la comunità tecnico-scientifica è riuscita in tempi molto stringenti a sviluppare vaccini contro questo fastidioso virus. Alcuni vaccini sono poi stati ampiamente testati per uso umano, prodotti in grandi carichi e senza pregresse e somministrati nelle campagne vaccinali massicce e con miliardi di persone in tutto il mondo. Questo, specie nei Paesi ricchi. Questi traguardi, ormai ottenuti in un anno circa dall’inizio della pandemia, in condizioni non emergenziale, richiedono anni se non alcuni decenni di sperimentazione. Cosa significa ciò? Che tutto questo può far credere che serva solo concentrare gli sforzi di tutti gli scienziati e i fondi disponibili su un unico polo, su un’unica questione, per trovare con agilità la soluzione. In realtà non è così per tutte le malattie, come per esempio per il cancro.
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