Novembre 25, 2024

Oscar 2020: tutti i vincitori

Oscar 2020

Il 9 febbraio 2020 si è tenuta a Los Angeles, precisamente al Dolby Theatre, la 92ª edizione della cerimonia di premiazione degli Oscar. Questa edizione, come quella dell’anno precendente, non ha visto salire sul palco un unico anchorman, ma l’alternarsi di oltre quaranta presentatori e l’esibizione di sette artisti.

L’edizione 2020 è stata caratterizzata da una grande sorpresa.

Oscar Miglior Film

Parasite, infatti, passerà alla storia come il primo film non in lingua inglese a vincere il premio come Miglior Film, ovvero il premio più importante della manifestazione. Il film del regista sudcoreano Bong Joon Ho oltre alla statuetta come Miglior Film ha vinto in altre quattro categorie, ovvero Miglior Film Internazionale, Miglior Regia e Miglior Sceneggiatura Originale.

Nelle settimane precedenti alla cerimonia, come ogni anno, si sono sprecate le previsoni sui vincitori. Previsioni che in alcune categorie hanno fatto centro come nel caso del premio come Miglior Attrice a Renee Zellweger per il ruolo di Judy e di Miglior Attore a Joaquin Phoenix per la sua interpretazione in Joker. Il film di Todd Phillips ha ricevuto ben undici candidature ai Premi Oscar, dettando il record dell’edizione 2020, ma ha ricevuto solo un’altra statuetta per la Miglior Colonna Sonora composta dalla violoncellista islandese Hildur Guonadottir.

Oscar Miglior Attrice non protagonista

Per la categoria di Miglior Attrice non Protagonista la stuetta va a Laura Dern per la sua performance in Storia di un matrimonio. Questo è il primo premio Oscar ricevuto dall’attrice, dopo altre due nomination, ed è stato visto da alcuni come un premio alla carriera piuttosto che un riconoscimento per la sua interpretazione dell’avvocato divorzista Nora Fanshaw in questa pellicola.

Oscar Miglior Attore non protagonista

Il Miglior Attore non Protagonista è Brad Pitt per il suo ruolo nel film C’era una volta a… Hollywood. Molti appassionati hanno visto questo premio più come un dovere per colmare una lacuna in oltre trenta anni di carriera che come un vero e proprio riconoscimento per questo ruolo in particolare.
Il film diretto da Quentin Tarantino ha ottenuto ben 10 candidature, tra cui quella come miglor attore per Leonardo di Caprio, ma ha vinto solo due statuette. Oltre al Miglior Attore non Protagonista infatti ha ottenuto il premio come Miglior Scenografia per il lavoro di Barbara Ling e Nancy Haigh.

Animazione

Si passa poi al genere di animazione in cui il premio come Miglior Film d’Animazione va a Toy Story 4 del regista Josh Cooley. Anche in questo caso la statuetta ha lasciato delusi alcuni amanti del genere poichè viene lamentata la mancata candidatura di Frozen 2 o la fallita vittoria di altri candidati come Dov’è il mio corpo? di Jeremy Clapin e Dragon Trainer di Dean DeBlois. Il Miglior Corto di Animazione è invece Hair Love dei registi Matthew A. Cherry e Bruce W. Smith. Questo corto tratta della storia di un papà che deve pettinare per la prima volta i capelli della sua bambina ed è stato anche adattato come libro per bambini e pubblicato nel maggio 2019.

Miglior Sceneggiatura non originale

La statuetta per la Miglior Sceneggiatura non Originale va a Jojo Rabbit di Taika Waititi. Il film infatti è stato liberamente tratto dal romanzo del 2004 di Christine Leunens intitolato Come semi d’autunno (Caging Skies) ed è una commedia nera drammatica che parla del nazismo.

Miglior Cortometraggio

Il Miglior Cortometraggio è The Neighbors’ Window scritto e diretto da Marshall Curry.

Migliori Costumi

Piccole Donne nonostante fosse candidato in ben sei categorie ottiene la vittoria solo come Migliori Costumi per l’opera di Jaqueline Durran. La costumista britannica è alla sua sesta nomination all’Oscar per i suoi costumi.

Miglior Documentario

Il Miglior Documentario è American Factory diretto da Steven Bognar e Julia Reichert che tratta della fabbrica della società cinese Fuyao a Moraine in Ohio. Il documentario è incentrato sulle esperienze dei lavoratori stessi e contiene alcune parti in cinese mandarino. Il Miglior Cortometraggio Documentario è Learning to skateboard in a War Zone (if you’re a Girl) diretto da Carol Dysinger e Elena Andreicheva. Il documentario britannico tratta di una scuola di skate per ragazze dei quartieri poveri di Kabul creata nel 2007 dall’organizzazione no profit Skateistan.

Miglior Montaggio

Le Mans ’66- La grande sfida diretto da James Mangold ottiene quattro nomination ma conquista solo due Oscar. Viene premiato come Miglior Montaggio per l’opera di Andrew Buckland e Michael McCusker e come Miglior Montaggio Sonoro di Donald Sylvester. Il film segue le vicende dei membri della scuderia Ford ingaggiati per costruire la Ford GT40 in grado di vincere la 24 ore di Le Mans del 1966 contro la Ferrari.

Gli Oscar di 1917

1917, il film diretto da Sam Mendes e ambientato durante la prima guerra mondiale, ottiene 10 candidature. Porta a casa, però, solamente tre statuette come Miglior Fotografia a cura di Roger Deakins, Miglior Sonoro curato da Mark Taylor e Stuart Wilson e per i Migliori Effetti Speciali ad opera di Greg Butler, Dominic Tuohy e Guillaume Rocheron.

Miglior Trucco e acconciatura

Il premio per il Miglior Trucco e Acconciatura va a Bombshell- La voce dello scandalo diretto da Jay Roach per il lavoro di Vivian Baker, Anne Morgan e Kazuhiro Tsuji.

Oscar Miglior Canzone

Infine la statuetta per la Miglior Canzone va al film Rocketman per la canzone (I’m gonna) Love me again di Elton John e Bernie Taupin.